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  • Writer's pictureFabrizio Pressi

Il massaggio sportivo. Un necessario approfondimento

Updated: Mar 14, 2022

Avrete sentito parlare di massaggio sportivo. Siete certi di sapere cosa sia?


Facciamo insieme in approfondimento?


Magari se non ne avete sentito parlare, potreste pensare che il massaggio sportivo è una tecnica, svolta con un protocollo, come possa essere un massaggio relax, oppure un californiano.


Insomma: potreste aver provato una serie di massaggi relax, per farvi un esempio diverso e magari ognuno di essi si discosta da un altro per le manovre ma non per le manualità.


Cosa significa ciò? Facciamo un passo indietro. Per manualità si intende l'intenzione del massaggio, principalmente sono tre le grandi manualità: rilassante, decontratturante e drenante. Ed ognuna di esse può essere raggiunta con una serie quasi infinita di manovre che però mantengono la caratteristica comune dell'intenzione. È come se avessimo tre grossi sacchi: le manualità, ed ognuno di essi sia riempito di manovre. Ecco spiegato perché un massaggio relax, come nell'esempio precedente può essere in insieme via via differenti di manovre (che avranno caratteristiche uguali) ma l'ordine o la scelta delle manovre può non essere la stessa, invece in comune esse hanno la manualità, appunto: rilassante.


Perché questa dovuta premessa? Perché invece quando si parla di massaggio sportivo entrano in gioco i tempi.


I tempi dell'atleta, dettati dal momento nel quale esso si sottopone al massaggio, sono fondamentali per comprendere cosa si intende per massaggio sportivo.


Ed un bravo massaggiatore sportivo deve necessariamente essere in grado di sapersi adattare ai tempi dell'atleta, e lo fa spostandosi da una manualità all'altra.


Ci sono i tempi di allenamento. E gli allenamenti possono essere di carico o di scarico. Durante gli allenamenti di carico le manualità del massaggiatore sono più leggere e lo stretching passivo può essere parte integrante della sessione. Durante gli allenamenti di scarico invece possiamo impastare maggiormente i muscoli e sottoporli ad un lavoro più profondo.


Poi ci sono i tempi della gara.


Poco prima della gara (da 24 ore prima a subito prima della gara) le sessioni di massaggio hanno l'intenzione di scaldare la muscolatura, richiamare sangue nei distretti specifici. Sono sessioni veloci, caratterizzate da frizioni superficiali. Lo sapevate? Il massaggio pre-gara può aumentare le performance dell'atleta anche del 30%.


E durante la gara? Per esempio per un calciatore? Oppure un pugile? O un pallavolista? Che durante la prestazione atletica magari si ferma per qualche minuto? Qui il massaggiatore deve essere per forza con lui, lo deve seguire durante la gara ed il suo lavoro sarà quello di mantenere la muscolatura calda, inserendo dello stretching leggero. Si può anche lavorare con impastamenti locali ma questi non devono essere profondi. L'obiettivo non è quello di affaticare la muscolatura bensì di mantenerla reattiva evitando il raffreddamento del distretto o del corpo.


E poi arriva il post-gara.

Ed anche qui non basta dire dopo ma bisogna specificare quanto dopo.

Entro le due ore dalla gara, se sottoposti ad un massaggio, l'obiettivo sarà quello di sedazione. La fanno da padrone manualità drenanti e stretching (magari PNF) in modo da allungare i muscoli ed eliminare le scorie metaboliche, evitando in questo modo, nelle ore successive, dolori eccessivi, ed accelerando i tempi di recupero.


Ed infine due giorni dopo, quando ormai l'atleta è a riposo e la muscolatura può ben sopportare la fatica di un massaggio decontratturante, profondo, in grado di liberare le tensioni. Obiettivo: defaticamento totale.


Insomma: parlare di massaggio sportivo è riduttivo ed al contempo complesso. Bisogna avere il quadro generico della situazione sotto controllo e sapersi adattare.


Bisogna in poche parole: essere consapevoli e studiati!


Cosa vi dobbiamo dire di più? Ah sì, da noi puoi trovare tutto questo, ma lo sai già.


A presto


Alessia e Fabrizio




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