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Writer's pictureFabrizio Pressi

Come parla la tua schiena? 1° parte (intro e zona cervicale)


L'80% della popolazione adulta ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Colpisce uomini e donne in egual modo ed è la causa più comune di assenza dal lavoro: oltre tre quarti delle persone ne hanno sofferto negli ultimi 3 mesi. È il mal di schiena, uno dei disturbi maggiormente diffusi.

Nel caso in cui i dolori non siano di origine traumatica o lesiva, possono essere l'espressione locale di ansia, stress, depressione o di altri disagi psicologici piuttosto che di un problema ortopedico (artrosi, ernie, reumatismi, infezioni) a carico della colonna vertebrale. Quando gli esami risultano tutti nella norma, infatti, la schiena è evidentemente sana ed il malessere non può che essere definito, anche dalla scienza, di origine psicosomatica.

La Medicina Tradizionale Orientale, nella sua visione olistica della malattia, si spinge oltre considerando i problemi ortopedici a carico della colonna la conseguenza del protrarsi nel tempo di un disagio emotivo incompreso.

Osservando la schiena dal punto di vista anatomico, appare evidente che sia proprio l’apparato muscolare a sorreggere l’impalcatura ossea quindi, eccezion fatta per le deformazioni congenite, se si ammette l’origine psicosomatica di una contrattura muscolare, bisogna anche ammettere che tale contrattura, protratta nel tempo, costringe la struttura ossea ad una posizione “anomala” e può portare a conseguenze fisiche quali ernie, artrosi, artriti ecc. ecc.

Nella concezione occidentale ci si basa sulla logica e sulla psicologia osservando sia le reazioni spontanee (fisiche ed organiche) provocate da ogni stato emotivo che il significato di ogni gesto, movimento, compiuto o impedito e la relativa conseguenza.

Secondo i più recenti studi scientifici, il processo fisiologico inizia nel cervello, in particolare nel sistema limbico (amigdala, ipotalamo, corteccia prefrontale) dove le emozioni inconsce e represse come l’ansia e soprattutto la rabbia innescano un processo per cui il sistema nervoso autonomo causa una riduzione della circolazione sanguigna e di conseguenza di ossigeno ai muscoli, legamenti, nervi e tendini causando così dolore ed altri sintomi.

Il Sistema Nervoso Autonomo controlla tutti i sistemi involontari del nostro corpo come il sistema circolatorio, il sistema gastrointestinale e genitourinario, di conseguenza, tutti gli organi innervati possono essere interessati generando gastrite, sindrome del colon irritabile, asma, emicrania, eczema, malattie della pelle etc.

Il ruolo della tensione muscolare nel somatismo è quello di evitare che le emozioni dolorose nascoste affiorino alla coscienza, il dolore è così creato per distrarre l’attenzione da quello che succede nella sfera emotiva focalizzando l’attenzione sul corpo anziché sulla mente: l’irrigidimento diventa una forma di difesa che può essere legata a diffidenza, controllo, disagio in situazioni lavorative o emotive o relazionali, all’impossibilità di esprimere appieno le proprie emozioni in quanto si teme di non essere compresi.

Le tensioni possono essere anche legate all'impossibilità di agire liberamente o perché non lo si fa da tanto tempo o per il timore che le proprie azioni possano creare conseguenze inaspettate e negative, quindi per difendersi, istintivamente, contraendo i muscoli, si alza il livello di controllo.

Molte persone tendono addirittura di impedirsi di sentire le proprie emozioni, o perché temono di non riuscire a sostenerle, o perché temono di non essere comprese; frequentemente ciò porta a trattenere la propria energia creativa, emozionale ed anche sessuale... in aggiunta ad un bel mal di schiena!!!

Nell’antichità, anche occidentale, ciò che oggi cerchiamo di giustificare con riscontri scientifici, era espresso con modi di dire come “mi sto rodendo il fegato”, “mi si stringe il cuore”, “questa non la digerisco proprio”, “piangi che si allargano i polmoni” ecc. ecc.

Le emozioni “Primarie” secondo la medicina tradizionale cinese sono 5: 1. GIOIA 2. PREOCCUPAZIONE ( o riflessione ) 3. TRISTEZZA 4. RABBIA 5. PAURA

L’emozione della GIOIA stimola il cuore ( organo ) e l’intestino tenue ( viscere ) . La ghiandola collegata a questa emozione è la TIROIDE .

L’emozione della PREOCCUPAZIONE o Riflessione stimola la milza ( organo ) e lo stomaco ( viscere ) . La ghiandola collegata è il PANCREAS.

L’emozione della TRISTEZZA stimola i polmoni ( organo ) e l’Intestino crasso. Le ghiandole collegate sono le OVAIE per la donna e i TESTICOLI per l’uomo.

L’emozione della RABBIA stimola il fegato ( organo ) e la vescica biliare ( viscere ) .

La ghiandola collegata è sempre il FEGATO in quanto esso è considerato sia “Ghiandola “ in quanto produce la bile , sia “organo” per la sua molteplicità di funzioni.

L’emozione della PAURA stimola i reni ( organo ) e la vescica urinaria ( viscere ) . Le ghiandole collegate sono le SURRENI .

Vediamo più nello specifico i tratti del rachide e di volta in volta una lettura psicosomatica dei problemi ad essi collegati.

TRATTO CERVICALE

Le 7 vertebre di questa parte della colonna permettono di sostenere il capo e i suoi movimenti rotatori, flessori ed estensori. Inoltre è da queste vertebre che escono i nervi (provenienti dal midollo spinale e prima dal cervello) che comandano i muscoli delle spalle con l’arto superiore fino alla mano.

La parte della schiena più colpita dal somatismo è senza dubbio la zona del trapezio, con estensione alla cervicale; questo perchè ogni volta che cerchiamo di “trattenere” un’emozione... tendiamo a chiudere le spalle irrigidendo la muscolatura.

Nella nostra quotidianità, in ottemperanza al senso di responsabilità, capita molto più spesso di dover controllare le proprie emozioni ed istinti piuttosto che di sfogarle ed ecco che il piccolo Atlante che è in noi (1° vertebra cervicale) sente tutto il peso del Mondo (la testa colma di pensieri razionali) che sta sorreggendo sulle spalle; i muscoli del trapezio, insieme allo sternocleidomastoideo, infatti, sostengono le 7 vertebre cervicali.

Se approfondiamo la ricerca individuando l’emozione repressa che provoca disagio, oltre alla somatizzazione superficiale, a livello muscolo-schelettrico, troveremo implicazioni negli organi profondi: la rabbia, per esempio, provoca un fisiologico aumento della bile che, a lungo andare, danneggia fegato e cistifellea.

Tutta la Medicina Tradizionale Orientale, attribuisce i dolori cervicali e del trapezio ad una disarmonia del quinto Chakra, Vishudda, situato tra il collo e la laringe, all’altezza della 7° vertebra cervicale.

Il quinto chakra, (detto anche gutturale, chakra della chiaro-udienza e della coomunicazione) manifesta e dà voce ai contenuti di tutti gli altri chakra (e quindi a tutto il nostro “contenuto”), infatti è attraverso la gola che si piange, si ride, si parla, si grida e si manifestano gli stati d’animo. La ghiandola endocrina di questo chakra è la tiroide.

Gli ormoni tiroidei regolano il metabolismo del corpo e la funzione degli organi, influenzando il ritmo cardiaco, il livello di colesterolo, il peso corporeo, la forza muscolare, le condizioni della pelle, la regolarità mestruale, la memoria e molte altre condizioni. In altre parole, la tiroide comunica con l’intero corpo ed ha molto a che fare con la regolazione della nostra salute e benessere complessivi.

Il collo, unisce il capo al petto, Vishudda unisce il 6° chakra, Ajina, situato sulla fronte, sede della razionalità, del senso di responsabilità e del controllo, al 4° chakra, Anahata, chakra del cuore, situato all’altezza dello sterno, sede del sentimento che controlla l’istinto emozionale. Il significato del suo nome in sanscrito è “purificazione” perchè rimuove rimorsi e sensi di colpa.

L’armonia di Vishudda, che si ottiene quando ragione e sentimento sono in equilibrio, ci conferisce una straordinaria capacità di comunicare. Un eccessivo controllo della razionalità sui sentimenti che ci costringe a reprimere le emozioni così come il prevalere emotivo sulla parte razionale, conducono ad una disarmonia (che porta a problemi di comunicazione e di espressione verbale, tendenza a mentire, incapacità di esprimere se stessi per timore di non essere compresi o di non piacere o eccessiva affermazione del proprio se) si manifesta, sul piano fisico, nella contrattura dei muscoli cervicali su menzionati e, negli organi più profondi del nostro corpo distribuita in base al tipo di emozione repressa.

Continua...


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