Ci sono tanti modi per guardare una cosa. Possiamo vederla dal punto di vista fisico, o scegliere di portare la nostra attenzione altrove. la prospettiva energetica e la guarigione spirituale si basano sull'assunto che, qualunque sia la patologia o il sintomo che manifestiamo, il nostro stato naturale è quello dell'interezza e della salute.
Il processo che ci permette di ritornare a tale stato risulta nella guarigione. La finalità di fornirci gli strumenti per riequilibrarci e per comprendere che cosa ci ha fatto perdere il nostro stato naturale di salute e benessere. La malattia, quindi, è vista come indice di un disagio ad altri livelli oltre quello fisico, ed è un messaggio che ci permette di individuarlo e risolverlo. Adottando questo punto di vista vedremo che qualsiasi malattia ci induce a compiere un viaggio alla scoperta di noi stessi, il cui innegabile risultato sarà una trasformazione della nostra vita.
Potremmo chiederci: "Perchè cambiare?" La risposta è semplice: a volte per vivere meglio, altre semplicemente perchè non abbiamo alternative. le idee sulle quali si basa questo punto di vista sono molto semplici. la prima è che tutto inizia dentro di noi. Che cosa significa? Vuol dire che, se abbiamo qualcosa che non funziona bene nel nostro corpo o nella nostra vita, dobbiamo guardare dentro di noi e non fuori, come invece ci ha insegnato a fare la nostra cultura. Ciò significa che, secondo l'approccio energetico spirituale, non accade nulla sul piano fisico, a meno che non ci sia una "tensione" a livello interiore. In altre parole, se facciamo quello che è giusto per noi, nel profondo, se ci ascoltiamo, siamo naturalmente equilibrati e sani.
Tratto da: “Rossella Panigatti – I sintomi parlano. Comprendere il messaggio della malattia e servirsene per guarire – Tea libri”
La tiroide è una ghiandola posta in una loggia alla base del collo, costituita da due lobi e un istmo che li connette.
Produce ormoni tiroidei, che sono il triiodo e la tetraiodo-L-tironina, le cui funzioni sono molteplici. Questi ormoni hanno effetti sul metabolismo glucidico e proteico con aumento del metabolismo basale, sia direttamente sia modulando l’azione di altri ormoni (adrenalina e insulina); sono indispensabili per tutte le sintesi degli ormoni proteici in genere. Agiscono sul metabolismo delle vitamine idrosolubili e della vitamina A.
Gli ormoni tiroidei hanno anche effetti biologici; sono infatti indispensabili per la manutenzione e lo sviluppo del sistema nervoso centrale e del sistema nervoso autonomo. Hanno sicura influenza sul comportamento e sull’equilibrio neuropsichico (affettività, tono dell’umore e processi cognitivi). Esercitano un’azione di neuro modulazione sulle catecolamine. Sono indispensabili allo sviluppo armonico, oltre che somatico e sessuale. Hanno anche effetti extraormonali, come il mantenimento dell’omeostasi corporea, ovvero si modificano in base alla temperatura, alla luce, alla pressione atmosferica.
PREMESSA ALLA LETTURA ENERGETICA DEI DISTURBI DELLA TIROIDE.
La tiroide, con la secrezione dei suoi ormoni, controlla l’accrescimento corporeo e il metabolismo. Dal punto di vista energetico, la tiroide è la ghiandola associata al Quinto Chakra, il Chakra della Gola, e agli aspetti della coscienza legati all’esprimere e al ricevere.
La parte relativa all’espressione è più vasta rispetto a quello che normalmente si intende: comprende, infatti, sia l’esporre a parole la nostra verità sia il manifestare in modi diversi da ciò che realmente siamo, per esempio esprimendo noi stessi attraverso la pittura o la danza; significa anche dire – aspettandoci di ottenerlo – che cosa vogliamo o che cosa ci rende felici.
Il Quinto Chakra, quindi, sovrintende anche la capacità di porci degli obiettivi e di raggiungerli; se esprimiamo quello che desideriamo, dobbiamo poi essere pronti ad accettare quanto chiesto; perciò, questo centro energetico è anche legato alla capacità di ricevere, sia le cose materiali sia l’amore. Questo Chakra è anche deputato all’ascolto dell’intuizione, della “vocina” che ci fa seguire il sentiero più facile, ovvero ci fa trovare nel posto giusto al momento giusto.
Le patologie che toccano la tiroide, dunque, indicano una tensione nelle aree descritte sopra. Le persone affette, pertanto, avranno difficoltà ad esprimere se stesse, la loro verità, la loro essenza. Si troveranno dei buoni motivi per non farlo: perché pensano di non meritarselo, o solo a causa di “imperativi” sociali, per non dare un dispiacere a qualcuno o, infine, per paura di poter essere meno amate. A volte, dunque, ciò genera – per le stesse ragioni – l’incapacità di porsi degli obiettivi e quindi la convinzioni di non poter avere ciò che vogliamo o che può rendere felici.
IPOTIROIDISMO
La voce della medicina
Descrizione e cause della patologia: l’ipotiroidismo è determinato dall’insufficiente produzione, assoluta o relativa, di ormoni tiroidei.
Il momento in cui s’instaura la carenza è critico. L’ormone tiroideo, infatti, esercita un’azione importante sullo sviluppo e sulla differenziazione dei tessuti e sulla maturazione psicosomatica del soggetto; per esempio, gli ormoni tiroidei hanno un ruolo fondamentale nella maturazione del sistema nervoso.
L’ipotiroidismo può essere primario, cioè causato da patologie che coinvolgono la tiroide, con distruzione del tessuto funzionante, come nelle tiroiditi, nell’infiltrazione neoplastica o infiammatoria da malattie sistemiche, per deficit ormonale congenito; oppure può essere determinato da agenesia (assenza di un organo) o ipogenesia della ghiandola. Questa malattia può anche essere secondaria a patologie ipofisarie o ipotalamiche.
Sintomi: il quadro clinico è principalmente legato al momento in cui l’ipotiroidismo si instaura nella vita dell’individuo. Consideriamo, pertanto, le varie possibilità.
Nell’ipotiroidismo neonatale e giovanile la patologia inizia nella vita intrauterina, l’ipotiroidismo, in questo caso, è determinato dalla mancanza totale o parziale della ghiandola, oppure da assunzione di farmaci tossici. La mancanza di ormoni tiroidei, se non trattata tempestivamente, produce effetti irreversibili particolarmente gravi a carico delle facoltà mentali e dei processi di crescita somatica. Raramente l’ipotiroidismo è diagnosticato alla nascita, se non attraverso lo screening neonatale. Nei primi mesi di vita si manifesta con suzione svogliata e inefficace, stipsi, movimenti lenti e ipotonia muscolare, pianto rauco, tendenza alle infezioni respiratorie; più avanti presenta anche un rallentamento della normale curva di accrescimento staturale, con nanismo disarmonico (arti corti e testa grande) e ritardo dello sviluppo psichico (con torpore), difficoltà nella deambulazione e nella fonazione, riduzione dell’affettività. Il grave ritardo intellettivo arriva al cretinismo, per cui la vita affettiva e di relazione del soggetto sono fortemente compromesse. Si ha ritardo della dentizione e, spesso, anche della pubertà. E’ una delle cause relativamente comuni dei difetti della crescita.
La faccia diventa tipica: è amimica, presenta naso a sella con radice allargata, labbra e palpebre ispessite e volto “gonfio”, detto mixedematoso, la pelle è secca, fredda e giallognola.
Nell’ipotiroidismo dell’adulto, la patologia si sviluppa nel soggetto maturo in seguito ad asportazione o irradiazione della tiroide, o per l’assunzione di farmaci ad azione tireostatica, oppure per processi infiammatori cronici della ghiandola, come nelle tiroiditi autoimmuni; infine può essere determinato da fattori dietetici e ambientali. Esordisce spesso in modo subdolo: si manifesta con astenia, scarsa concentrazione, torpore, faticabilità, intolleranza al freddo, stipsi e senso di gonfiore, aumento di peso.
Nella forma conclamata i sintomi diventano più evidenti, e sono:
- ispessimento della cute, che è secca, fredda, desquamante, di colorito cereo, con cadute di peli, rarefazione del terzo esterno delle sopracciglia, capelli sottili e fragilità delle unghie. Il sottocutaneo è infarcito di liquido, che gli conferisce l’aspetto tipico di chi è affetto da questa patologia: palpebre tumefatte, volto largo, sguardo inespressivo, naso e lingua ingrossati;
- coinvolgimento cardiovascolare: bradicardia precoce, cardiomegalia con frequente versamento pericardico, raramente scompenso cardiaco;
- sistema nervoso centrale: letargia ingravescente, perdita di memoria e lentezza ideativa. A volte ci sono disturbi di deficit cerebellare (atassia). In un certo numero di casi di lunga data insorge una psicosi maniaco-depressiva. Il coma è un evento finale delle gravi forme. La neuropatia periferica è dovuta per lo più alla compressione dei nervi da parte del rigonfiamento dei tessuti;
- nelle forme avanzate si può avere una miopatia per aumento di volume dei muscoli striati, che diventano rigidi e dolenti; anche la lingua si ingrossa. Il timbro della voce diventa basso e la voce roca per ipertrofia della laringe e delle corde vocali;
- apparato gastro-enterico: un terzo soffre di stipsi, la peristalsi è rallentata fino a giungere, talvolta, all’ileo paralitico;
- sfera genitale: riduzione della libido, infertilità, oligospermia negli uomini, cicli anovulatori, irregolari fino all’amenorrea nelle donne;
- apparato emopoietico: un terzo presenta anemia microcitica (deficit di assorbimento di ferro) o macrocitica (deficit di assorbimento di vitamina B12, associate alle forme autoimmuni per autoanticorpi).
Decorso: la forma più frequente di ipotiroidismo è quella autoimmune , che si manifesta dopo i quarant’anni. Questa patologia prevede una terapia sostitutiva con ormoni tiroidei per tutta la vita.
LA LETTURA ENERGETICA
L’ipotiroidismo è una patologia che influisce pesantemente su tutto l’organismo , e indica, in primo luogo una tensione del Quinto Chakra, nell’aspetto dell’esprimere e del ricevere.
L’ipotiroidismo ha manifestazioni e sintomatologia diverse a seconda di quando accade nella vita dell’individuo: è importante, pertanto, vedere in quale momento la persona ha preso la decisione di chiudere questo centro energetico.
Nel caso di una manifestazione dell’ipotiroidismo in età neonatale e giovanile, sappiamo che, a livello fisico, la malattia inizia allo stadio fetale e si palesa con la mancanza parziale o totale della ghiandola, oppure perché la madre ha assunto farmaci tossici. Il risultato è una carenza di ormoni tiroidei , che può provocare alterazioni gravi a carico delle facoltà mentali e dei processi di crescita. Diremo che, in questo caso, la coscienza del bambino ha avvertito una tensione nel suo ambiente più prossimo, costituito dalla mamma e dal papà, e ha deciso di non esprimere se stesso, poiché la causa è il malfunzionamento della tiroide (Quinto Chakra).
Questa decisione si manifesta in un ritardo fisico e intellettivo, che compromette pesantemente la sua vita effettiva e di relazione.
Potremo quindi asserire che il bambino rifiuta l'esistenza, come indica il ritardo nella crescita staturale (Primo Chakra); poiché questo chakra riflette anche il rapporto con la madre, è interessante verificare che cosa si è verificato durante la gestazione.
Inoltre, poiché gli ormoni tiroidei hanno una funzione basilare nello sviluppo del sistema nervoso e, dal momento che l’effetto estremo della patologia può essere il cretinismo, si delinea anche una chiusura a livello del Settimo Chakra.
Bisogna anche verificare come il bambino vive la figura paterna (o chi rappresenta l’autorità per lui). L’impressione è che, durante la gestazione o quando il bambino ha cominciato a manifestare i sintomi, sia successo qualcosa tra i genitori che lo ha spinto a prendere questa decisione. Infatti, vediamo che c’è una tensione anche nel Quarto Chakra, poiché i sintomi sopra descritti compromettono fortemente la vita affettiva del soggetto.
L’aspetto tipico del soggetto ipotiroideo (viso gonfio, amimico, pelle secca e giallognola) indica tensione nel Terzo Chakra (il volto è ciò che si mostra agli altri): è come se il soggetto indossasse una maschera.
L’ipotiroidismo nell’adulto indica che la decisione di non esprimersi (un blocco energetico al Quinto Chakra), è stata presa successivamente; si manifesta con vari aspetti:
l’ispessimento della cute, che determina l’aspetto tipico del volto indica una tensione nel Terzo Chakra (pelle e volto), così come la lentezza ideativa e la miopatia, poiché la sfera mentale e i muscoli fanno riferimento a questo Chakra;
coinvolgimento cardiovascolare e anemia mostrano tensioni nell’area delle relazioni e della percezione dell’amore (Quarto Chakra); il modo di essere della persona la porta a un’involuzione dell’energia dell’espressione, a chiudersi in se stessa, imponendosi di essere ciò che è, e di entrare in relazione con gli altri.
Problemi al sistema nervoso: chiusura del Settimo Chakra e conseguente isolamento; problemi alla sfera genitale, fino ad arrivare all’infertilità: tensione nel Secondo Chakra, nell’ascolto di quello che il proprio corpo chiede.
Questa patologia si manifesta più comunemente nella forma autoimmune: in questo caso, oltre al Quinto Chakra, c’è anche un deciso coinvolgimento del Quarto, nel suo aspetto delle relazioni e della percezione dell’amore.
Potremo affermare che la persona ha deciso di non esprimersi in seguito a qualche dolore che riguarda l’area degli affetti, di chi le sta più a cuore. Questa decisione coinvolge altri aspetti della sua vita, come la sessualità e la capacità di avere figli (Secondo Chakra) e la libertà di essere se stessa (Terzo Chakra, con il viso mixedematoso).
Consiglio energetico: la persona che manifesta un ipotiroidismo ha deciso di non esprimere se stessa; questa decisione può coinvolgere altri aspetti della sua vita, come l’affettività, la sessualità e la libertà di essere se stessa. Questa patologia indica prevalentemente una tensione nel Quinto Chakra. La persona, pertanto, dovrà esprimere chi realmente è.
IPERTIROIDISMO
La voce della medicina
Descrizione e cause della patologia: l'ipertiroidismo è dovuto all’eccessiva produzione di ormoni tiroidei per aumento della funzionalità della ghiandola.
L’iperfunzionalità della tiroide insorge a volte senza cause apparenti, oppure in seguito ad uno stress emotivo. E’ considerata una malattia autoimmune.
Sintomi: all’inizio il soggetto avverte nervosismo, palpitazioni, dimagrimento, diarrea, aumento della sete. Questi indizi si aggravano progressivamente e, dopo qualche tempo, si manifestano i sintomi ritenuti tipici di questa malattia: occhi sgranati e sporgenti, sguardo fisso e spaventato, cute pallida e madida di sudore e un ingrossamento diffuso della tiroide, detto gozzo. Inoltre continua il dimagrimento, si ha un aumento della temperatura corporea, della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Sono poi presenti sintomi psichici, quali irritabilità, irrequietezza, insonnia, esaltazione della capacità ideativa e disturbi nell’area sessuale, come amenorrea nella donna e impotenza nell’uomo.
Decorso: l'ipertiroidismo colpisce maggiormente le donne, in età compresa tra i venti e i cinquant’anni. Le forme lievi possono anche guarire spontaneamente. Le forme gravi, se trascurate, possono sfociare in uno scompenso cardiaco grave, in un dimagrimento estremo, oppure nell’aggravamento acuto di tutti i sintomi.
La lettura energetica
L'ipertiroidismo, interessando la tiroide, è ascrivibile a una tensione nel Quinto Chakra, negli aspetti dell’esprimere e del ricevere.
Il risultato della malattia è un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei perchè la ghiandola funziona “troppo”. Da un punto di vista energetico potremo dire che il soggetto non si permette di esprimere il mondo che ha dentro, ma questo preme per uscire. E’ considerata una malattia autoimmune e questo ci riporta a una tensione nel Quarto Chakra nella percezione dell’amore.
Inizialmente il malessere provocato dal non esprimersi porta la persona ad accelerare il suo ritmo naturale, che le genera una situazione di disagio e emotivo, con insicurezza (diarrea, sudorazione) e incapacità di sentirsi nutrita (dimagrimento) che indicano tensione nel Primo Chakra. L’immagine offerta dalla sintomatologia conclamata è di qualcosa che “vuole uscire” a tutti i costi a livello del Quinto Ckakra (gozzo) e del Terzo (occhi sgranati e sporgenti); la persona vorrebbe esprimersi per quello che veramente è ma non si sente nutrita (dimagrimento) né amata (tensioni al Quarto Chakra, con disturbi del ritmo cardiaco e della pressione).
I sintomi di irrequietezza, insonnia, irritabilità ed esaltazione della capacità ideativa indicano una forte tensione a livello del Terzo Chakra, poiché la persona vive più l’aspetto del controllo che della libertà di essere se stessa. Qualora ci fossero problemi nell’area sessuale questo indica che chi ne è affetto non si permette di esprimersi in questo aspetto. La soluzione è che il soggetto esprima la sua verità, con i tempi e i modi che gli sono consoni, senza paura né controllo.
Consiglio energetico: chi manifesta ipertiroidismo non si permette di esprimere tutto ciò che ha dentro. Indica prevalentemente una tensione nel Quinto Chakra. La persona deve esprimersi per quello che veramente è, sentendosi abbastanza al sicuro e amata per farlo.
Un trattamento possibile è quello di lavorare sulla zona riflessa della tiroide mediante riflessologia plantare.
Per trattare la tiroide mediante la riflessologia plantare è necessario prima di tutto trovare il punto riflesso della tiroide al piede: devi disegnare un cerchio (grande come una moneta da un euro) sotto il dito alluce, ne farai quindi un altro in corrispondenza sotto l’altro dito, quindi con un pennarello rosso riempi l’area all’interno del cerchio disegnato. Questo punto corrisponde alla tiroide. Si procede poi a stimolare questa zona.
La stimolazione consiste in un movimento abbastanza complesso, e se per te lo fosse troppo, puoi sempre rivolgerti a noi :)
Tuttavia, chi intenda iniziare, può stimolare in modo più semplice, da principiante. Diciamo che, inizialmente, è importante che arrivi lo stimolo.
Passiamo ora al punto dell’ipofisi. Per trovare la zona riflessa dell’ipofisi devi prendere il dito alluce e, molto attentamente, dovrai cercare il punto dove vanno a finire i cerchietti concentrici della pelle, proprio quelli delle impronte digitali (esattamente il punto è al centro dell’alluce). Partendo proprio da questo punto centrale, andrai a stimolare facendo dei movimenti a cerchio intorno a questo punto, ripetendo più volte questo movimento.
Centra il punto e stimola come se dovessi scavare, per un minutino. Poi potrai passare a un altro punto per un altro minuto, per poi ritornare per un altro minuto.
In ultimo si stimola l’intestino tenue la cui zona riflessa è posta nella parte interna centrale del piede. Andiamo a colorare in rosso tali parti, su entrambi i piedi, quindi stimoliamo tali parti dall’alto in basso, dall’interno verso l’esterno, sempre con un movimento che va a scavare.